Le principali case automobilistiche – Mercedes-Benz, General Motors e Tesla, per citarne alcune – così come player “nuovi” nel mercato dell’Automotive – Apple e Google sopra tutti – si stanno dando battaglia per lo sviluppo della cosiddetta macchina autonoma.
Ma cosa si nasconde ad oggi dietro questa espressione? Abbiamo provato a mettere ordine fra quello che trapela da interviste, presentazioni, notizie più o meno ufficiali, per capire “a che punto siamo” e se è vero che nel 2020 (una specie di dead line indicata un po’ da tutti gli operatori del settore) la mobilità sarà davvero diversa.
Di certo l’auto di domani sarà elettrica (Tesla ha annunciato il suo nuovo veicolo, Model 3, già per il 2017), con l’obiettivo di avere al tempo stesso un prezzo accessibile, che consenta un impatto sostanziale sul mercato. Altrettanto sicuramente l’auto sarà autonoma, anche se come e in quale misura è al momento oggetto di affermazioni contrastanti. Se entro il 2020 non riusciremo ad avere auto completamente gestibili senza pilota, di certo i veicoli avranno totale autonomia in talune circostanze di guida e nelle situazioni di emergenza. Non è un segreto che Google abbia, dal canto suo, già presentato un prototipo di auto che si guida da sola, anche se le incertezze sono ancora tante e non è chiaro se – su questo tema – il futuro sia davvero dietro l’angolo.
Ci sono poi aspetti più soft ma altrettanto affascinanti: cinture di sicurezza e volanti in grado di monitorare le funzioni vitali; auto sempre connesse e – anche come conseguenza di questo aspetto – assicurazioni che offriranno tariffe ridotte per coloro che accetteranno il monitoraggio continuo del proprio comportamento in auto. Questo presenterà anche per gli operatori del settore assicurativo interessanti sfide in termini di gestione del rischio, tariffazione e privacy, ma vi sono già offerte all’avanguardia e le Compagnie sono certo consapevoli di non poter ignorare questi aspetti.
Se il progetto Titan – nome in codice dell’iCar – non è più un segreto e se è vero – come riportato anche dal Wsj – che Apple ha in programma di arrivare a reclutare circa 1000 persone intorno ad esso, la casa di Cupertino avrà a che fare con rivali agguerriti, che promettono di progettare auto elettriche a prezzi concorrenziali. Sarà anche per questo che la mela morsicata si è appena affrettata a registrare i domini Apple.car, Apple.cars, Apple.auto? Di sicuro, il futuro della mobilità è cominciato.
Rossella Vignoletti
Digital Strategic Consultant – rossella.vignoletti@macrosconsulting.it
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